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Jennie si precipitò vicino a Sylvia mentre il marito senza perdere tempo cominciò a chiamare i figli urlando con tutta la sua forza: « RAGAZZI! RAGAZZI SVELTI FUORI DI CASA! RAGAZZI PRESTO! »
Jonh, George Jr e Marion corsero fuori dalle loro stanze ancora mezzi addormentati, ma le fiamme li riportarono velocemente alla realtà, corsero tutti nella stanza dei genitori, mentre Sylvia tra le braccia della madre aveva cominciato a piangere terrorizzata.
« Dobbiamo uscire di qua subito mi avete sentito bene? Le fiamme stanno divorando la casa, non ci rimane molto tempo, George tu prendi quelle coperte dal letto copri tua madre e le tue sorelle e portale giù immediatamente senza voltarti indietro per nessun motivo. Intesi? », George Jr di tutta risposta corse ad eseguire gli ordini del padre senza fiatare, mentre Jennie non smetteva di cullare Sylvia, prima di uscire dalla stanza resistette alla stretta del figlio fermandosi a guardare dritto negli occhi il marito: « Salvali per favore. Ti prego! Salvali!», e lasciò la stanza sorretta da George Jr mentre Marion sollevava la coperta sopra le loro teste.
George li vide allontanarsi, giù dalle scale, il volto violaceo dovuto al calore del fuoco ma causato anche da un sentimento di terrore crescente di stare per perdere qualcosa di immensamente importante. Jonh stava chiamando i fratelli: « Maurice, Louise », alla sua voce si unì quella del padre: « Martha, Jennie, Betty! MAURICE, LOUISE! ». Le fiamme stavano divorando ogni cosa intorno a loro, la scala che portava alla soffitta dove dormivano i 5 figli più giovani era l’unica scala di legno della casa e divampava ormai in ogni punto della sua superficie. « Papà dobbiamo andarcene, se rimaniamo qui non potremmo più uscire neppure noi. Guarda la scala! Anche se uscissero dalle loro stanze non riuscirebbero a scendere, l’unica possibilità è prendere la scala dal giardino e issarci fino alla soffitta dall’esterno! ». Il padre continuava a guardare le porte delle stanze che rimanevano socchiuse senza muoversi, mentre le fiamme voracemente le stavano raggiungendo. « Betty, Jennie, Martha, le mie piccoline, i miei ragazzi…».
Jonh afferrò il padre e lo trascinò letteralmente in giardino dove li stavano aspettando gli altri superstiti della famiglia. George non volle incrociare lo sguardo della moglie che al vederli uscire soli quasi svenne tra le braccia di Marion che la sostenne forte, Sylvia non aveva smesso di piangere neppure tra le braccia di George Jr che la trotterellava nervosamente.
John corse con il padre in cerca della scala che sempre era appohggiata sulla parete nel retro della casa. Si fermarono bruscamente e senza accorgersene entrambi avevano smesso di respirare, il fiato gli si era bloccato nei polmoni e non per colpa del fumo.
La scala non c’era. Era scomparsa.
Continua...
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