Il Passo dei Maledetti di Eva Gianella

CAPITOLO 5

- Cristina per favore non fare i capricci
- Ma papà voglio solo giocare un po’
- Ti ho detto che devi dare retta alla signorina Rachele, poi se fai la brava potrai giocare un po’ con lei
Cristina non capiva perché doveva fare sempre quello che diceva sua padre, aveva 10 anni, e certe cose le capiva. Capiva che lì fuori c’era un mondo che lei non aveva mai visto. I libri che studiava, gli unici che le era permesso leggere, glielo dicevano. Gli parlavano di guerre, di conquiste, di uomini e di donne, di religioni, di paesi lontani.
Lì il suo mondo era racchiuso tra 4 mura, molto spaziose per l’amor del cielo, una quarantina di stanze, quasi tutte inesorabilmente vuote. Aveva libero accesso a tutte le camere, prima di tutto si doveva bussare educatamente, mentre la porta del padre non poteva essere toccata da nessuno e nemmeno da lei, non si poteva disturbare il signor Annostri.
La signora Rachele parlava seduta vicino al tavolo, suo padre se n’era già andato.
Dovevano studiare algebra, storia e geografia, una piccola pausa, poi cominciare con latino e letteratura.
Sapeva cos’era una bicicletta, una macchina, un telefono, la radio, la televisione, aveva sfogliato davanti ai suoi occhi queste incredibili invenzioni, eppure non aveva mai toccato con mano niente di tutto questo. Anni prima in una delle poche comparse del padre aveva deciso di chiedergli una bicicletta.
- Dentro una casa non si può usare una bicicletta
- Allora regalamela e io andrò fuori ad usarla
La schiaffeggiò forte.
- Ragazzina sai benissimo che non puoi uscire, non giocare con me…MAI
Era vero, sapeva benissimo che non poteva uscire, ma non sapeva assolutamente perché.
Stava crescendo, cominciava a farsi domande e le risposte non arrivavano quasi mai, rendendo incomprensibile la sua vita.
- Signorina Cristina per favore si concentri, prima finiamo prima arriverà la sua pausa, non voleva giocare?
- Rachele posso farti una domanda? Però devi promettermi una cosa
- Cosa?
- Che quando te la farò non correrai a chiamare mio padre
- Te lo prometto
- Voglio sapere qualcosa su mia madre…
La signorina Rachele si alzò e se ne andò dalla stanza. Cristina sapeva perfettamente dov’era diretta. Era la sua occasione. Le porte erano chiuse, ma la sua domanda conteneva una forza inspiegabilmente sconvolgente, ne era cosciente. La borsetta della signorina Rachele era rimasta lì, dimenticata su una sedia.
Aveva poco tempo.
La ribaltò sul tavolo, prese le chiavi e corse verso la porta principale.
Il rumore sordo della serratura la rese titubante, fu solo un secondo.
La luce la abbagliò.
Era fuori.

Continua...

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"Il Passo dei Maledetti" racconto a puntate di Eva Gianella. Capitolo 5

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