Il Passo dei Maledetti di Eva Gianella

CAPITOLO 11

Cristina stava dormendo. Sembrava. Gli occhi erano chiusi come i pugni delle sue mani.

-Papà perdonami

Ripeteva ritmicamente, scandendo il tempo, senza spostarsi, immobile.
Aspettava un rumore, una voce.
Le ore passavano in silenzio, immobili come il suo corpo.
Un grido lontano. Poi un altro, più vicino. Un altro. Una luce dall’alto.

-PAPÀ

Gridò
Un altro grido, vicino a lei, spense il suo.
Nell’aria un respiro affannoso. Cristina tratteneva il suo. Non era più sola.
Qualcuno stava gemendo vicino a lei, mugolando qualcosa, un rumore continuo, parole che non riusciva a distinguere.
Si guardava intorno anche se intorno non vedeva niente. Pensava se parlare o meno.
Il rumore di un movimento.
Il respiro adesso le sfiorava la pelle, il lamento era vicino alle sue orecchie, un fiume di parole senza diga che con fatica cominciò a riconoscere.
Era la voce di un bambino.
Ascoltava il suo pianto. La voce prendeva forza.

- Egli disse loro quando pregate dite Padre Nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo e così in terra dacci oggi il nostro pane quotidiano rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazioni ma liberaci dal male amen egli disse loro quando pregate dite Padre Nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome…

...Continua


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"Il Passo dei Maledetti" racconto a puntate di Eva Gianella. Capitolo 11

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