Il Passo dei Maledetti di Eva Gianella

CAPITOLO 9


La casa era in subbuglio, domestiche isteriche, camerieri preoccupati, tutti si muovevano freneticamente in ogni angolo della casa. Sotto i letti, dentro gli armadi, dietro le porte.

Cristina non c' era.

La signora Rachele, seduta su una sedia, muoveva nervosamente un fazzoletto che stringeva tra le mani, piangeva in silenzio, senza sbattere le palpebre. Nessuno badava a lei. Il ticchettio degli orologi scandiva il tempo di stanze piene di vita e di paura, solo una stanza era quieta. Il signor Annostri, in piedi di fronte alla finestra del suo studio, osservava l'immenso parco della sua reggia. Si fece il segno della croce e tornò a sedersi alla sua scrivania.

Alzò il telefono.

- È lì fuori da qualche parte. Basta perdere tempo. Trovatela. Avete capito? Trovatela. Non lo ripeterò!


- Papà?

Cercò di muoversi nell'oscurità, una fitta al braccio le bloccò il fiato nei polmoni. Cominciò a piangere, singhiozzando.

- Papà?...Signora Rachele? Ho paura.

Il parco della villa riluceva sotto gli ultimi spiragli di sole, il tramonto si stava avvicinando, una moltitudine di uomini e cani non smettevano di camminare in ogni direzione, urlando.

-SIGNORINA CRISTINA?!

-SIGNORINA CRISTINA!?

Cristina non c'era.
...Continua



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"Il Passo dei Maledetti" racconto a puntate di Eva Gianella. Capitolo 9

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