Sapai il mio grande amico



Due novembre 2005, io e mia figlia siamo andati a prenderlo al negozio, era arrivato dall’ Ungheria, era dentro un box di ferro,bellissimo questo batuffolo di rughe morbide, tutta quella pelle sopra quella meravigliosa creatura, due occhioni marroni, dolci che ti guardano con tutto l’amore possibile.


Mentre mia figlia era andata a pagare, lui mi guardava con quei begli occhioni e mi implorava di prenderlo in braccio, la ragazza del negozio mi dice ”dai prendilo in braccio” e io non resisto, com’era soffice, mi leccava dolcemente.

Arriva mia figlia ”No!!! Volevo prenderlo io in braccio per prima,perché l’hai preso tu?”

Siamo andati a casa, c’era la sua cesta che lo aspettava, rosa, che strano, forse c’era solo quel colore quando l’abbiamo comprata, però a lui poi è sempre piaciuto il rosa.

Lo portavamo tutti i giorni nella pineta del nostro paesino e vi posso assicurare che quello, dal primo giorno, è diventato il suo mondo. Impazzisce per la pineta. Le prime volte faceva un pezzo di corsa e poi si buttava a terra sfinito, al ritorno dovevamo portarlo in dietro in braccio.

Quando aveva due anni,mia figlia lo incontrò sulla terrazza del nostro appartamento estivo, tutto pieno di vomito, “Sapai sta male!!!!!”

Non si reggeva in piedi,non voleva bere, naturalmente era domenica, come sempre quando succedono le cose, abbiamo cercato un veterinario di turno, questo ci aveva detto che forse poteva essere stato avvelenato.

Il mattino dopo stava peggio, siamo andati dal nostro veterinario, e lui ha capito subito, gli ha fatto i raggi e ha visto una massa nello stomaco,“bisogna operare subito”.

Lo ha operato e quello che aveva era terribile gli si erano attorcigliate le budella,(una cosa che può capitare anche alle persone), quando è uscito dalla camera operatoria, il dottore non ci aveva assicurato niente, aveva snodato le budella,per fortuna non aveva dovuto tagliare, anche se la parte annodata era già diventata viola, però grazie al cielo, non ancora nera.

Quando siamo andati a prenderlo, però, ha fatto un salto in macchina come se non avesse avuto nulla.

Un'altra volta io e mia figlia siamo andati due giorni da mio figlio a Padova, mio marito mi telefona di tornare a casa subito che lui deve andare a una riunione,che strano, se deve andare a una riunione basta che metta Sapai in casa, ma ci fa andare a tutti i costi, quando siamo arrivati lì, vediamo per strada Sapai ha un collare grandissimo attorno alla testa e le zampe fasciate, quando mi vede mi viene incontro e come un umano gli metto le mani vicino alla faccia e lui sembrava piangesse.

Mio marito aveva tagliato la palma davanti a casa,e gli era caduta addosso, per un miracolo si è salvato, ma ha avuto dolori per tantissimo tempo.

Abbiamo fatto un viaggio in Spagna, due giorni e una notte in macchina, in quattro più lui, le valige e il sacco di croccantini, siamo stati lì due mesi, abbiamo dovuto trovare una pineta altrimenti non faceva i bisogni.

Quando andiamo a Chianciano, alle terme, viene anche lui in albergo con noi,

sapai è un amore, buonissimo, nella stanza dell’hotel non abbaia mai, ci aspetta in camera per delle mezze giornate, l’altra mezza aspetta in macchina mentre facciamo le cure.

Come si sposta mio marito con la macchina vuole andare anche lui, sono inseparabili.

Una sera, stavamo cenando mi erano andate di traverso delle briciole,ogni tanto mi succede e veramente rischio di soffocare, quella sera stava succedendo e mio marito invece di darmi una mano,battermi sulla schiena, mi ha urlato dietro ”non sai neanche fare a mangiareeee”a questo punto io sono uscita di casa perché mi mancava l’aria, e Sapo è venuto fuori con me, mi guardava, mi stava vicino, appoggiava la sua zampa sulle mie gambe, così sentendo il suo amore e tossendo piano piano ho cominciato a respirare tranquillamente, e quante altre volte lui è sempre lì quando ne ho avuto bisogno.

Grazie Sapai, per tutto l’amore che hai portato nella nostra famiglia, per amarmi incondizionatamente senza mai chiedere nulla in cambio, per essere il mio grande amico sempre e comunque. Grazie

"Sapai il mio grande amico" racconto inedito di Sirena

Nessun commento:

Posta un commento