Fantasmi


Ieri sera ero seduta davanti al computer, cercavo dei racconti che avevo scritto, e naturalmente non ho trovato. Decido, allora di guardare delle foto, e tra tante una attira la mia attenzione, mi piace veramente molto, un pranzo con tutta la famiglia, decido di stamparla e la stampo. Mentre rigiro la foto tra le mie mani, penso che a mio figlio e a mio fratello avrebbe fatto piacere averne una copia, apro la mia mail per inviarne una copia a cada uno e proprio in quel momento si connette una mia  amica, chattiamo, per un po’, poi ci salutiamo. Vado per prendere la mia foto, ma non c’è più. Come non c’è? Dove sarà? Era qui e non mi sono spostata, possibile che l’abbia messa da qualche parte senza ricordarmene? Allora guardo per terra. Non c’è. Sposto la scrivania, che non sia scivolato sotto il mobile. Niente. L’ho cercata anche oggi e non c’è da nessuna parte! Mentre stavo guardando sotto al letto, ormai in preda all’isteria, suona il campanello. Una mia amica. Le racconto della mia ricerca assurda di una foto che in realtà non ho mai perso, perché era proprio vicino a me. Ci sediamo e lei, molto tranquillamente, mi dice che forse davvero non l’ho persa e comincia a raccontarmi alcune cose che sono successe a lei.
Anni indietro, per un periodo, abitava in una casa vecchia in campagna, da questa casa, poi,  si è spostata in un'altra lì vicino, però andava tutti i giorni ad aprire le finestre per arieggiare, aveva ancora un po’ di roba sua lì. Era luglio, un pomeriggio tardi, verso sera, si sedette sul letto per leggere qualcosa che aveva trovato, quando tutto ad un tratto sente freddo, molto freddo, allora si alza. Ma cosa succede? Guarda verso la porta e vede due ombre nere, una piccola e una alta. Con gli occhi sgranati e la pelle d’oca, gli passa vicino, dicendogli: .
Sentì ancora freddo, proprio come quando si apre il frigorifero. Da quel giorno non è più andata di sera, comunque tornava ad arieggiare, continuando a parlare alle ombre.
Un giorno, era in camera a riordinare e dalla cucina sente rovistare nelle posate, per due volte di seguito. Naturalmente quando è andata a vedere non c’era nessuno.
Un'altra volta è uscita e nel giardino aveva un’amaca, si siede, poi mentre si sdraia sente dei passi sopra le foglie e chiama il marito: Nessuna risposta…Silenzio e ancora dei passi.  Si alza, si guarda attorno, nessuno…Torna in casa e chiede al marito e al figlio: , .
Ha visto altre cose, come una luce, una grande luce, che si è mossa e poi e uscita dalla casa, quel giorno dovevano officiare il funerale di suo suocero.
Adesso vive in paese e la casa è stata venduta.
Mentre ripenso e scrivo queste storie che mi ha raccontato, mi sento strana, mi piacerebbe pensare che la mia amica semplicemente mi stava prendendo in giro, ma non ci riesco.
Guardo un’ultima volta sulla scrivania.
La mia foto non c’è e io non l’ho persa.

"Fantasmi"  di Sirena

1 commento:

  1. Grazie Sirena per la tua partecipazione, sei la prima sognatrice che ci regala un suo racconto.

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